Un morbo culturale si aggira per il mondo: il Permeismo®.
Tutte le potenze del nuovo mondo si sono coalizzate per la Sua empia diffusione: radio, televisione, giornali, governi, fondazioni, associazioni, istituzioni sovranazionali.
Dove sono i politici, i giornalisti, gli economisti, i sociologi, gli scrittori, che non meritino l’infamante accusa di permeismo?
Di qui due conseguenze.
Il Permeismo deve essere ormai riconosciuto e combattuto da tutte le persone assennate.
E’ tempo che gli antiPermeisti espongano apertamente a tutto il mondo la loro prospettiva, le loro finalità, in opposizione al paradosso del Permeismo.
A questo scopo si sono radunati antiPermeisti delle più diverse estrazioni sociali e culturali e hanno redatto il seguente Manifesto:
I tempi sono maturi! Si scopra il velo!
La storia di ogni popolo è storia di opinioni contrastanti: uomo assennato e decerebrato, homo sapiens e minus habens, hanno sempre combattuto una guerra ininterrotta tra ragione e torto, tra buon senso e irrazionalità.
Ciò è stato finora possibile perché molti non hanno voluto riconoscere che l’Imperatore é nudo temendo, come i sudditi di quel sovrano, d’esser prima additati come stolti e poi emarginati.
Il Permeismo nasce dalla folle unione tra il paradossale utilizzo assolutistico del relativismo culturale e l’errata cognizione del diritto alla libertà di espressione.
Come un virus si propaga in ogni dove, a prescindere da razza, credo, ceto sociale, livello di alfabetizzazione.
Colpisce inaspettatamente, proprio quando si crede d’esserne immuni. Se esposti al contagio, gli individui finiscono per pronunciare insensatezze ritenendole perle di saggezza e pretendono che siano considerate rispettabili.
Non siate immunodeficienti!
Una cazzata, per quanto legittimamente espressa, resta sempre una cazzata!
Premesso che il Movimento antiPermeista
riconosce
- la pari dignità di ciascun individuo in quanto tale;
- la libertà d’espressione come diritto inalienabile di ogni essere umano;
- l’esistenza in natura di differenze tra gli individui;
- il valore del relativismo in sé;
ritiene che
- non tutte le opinioni abbiano uguale valore;
- non voler riconoscere le differenze tra gli individui equivale a negare la Natura;
- ogni individuo possa riconoscere i propri limiti senza per questo doversi sentire un miserabile;
- locuzioni quali per me, secondo me, sì però, sì ma, non sono un esperto ma, siano deprecabili se utilizzate a fini permeistici;
e considera un dovere
- essere politicamente scorretto laddove la società è corrotta;
- usare la ragione per ribellarsi al luogo comune, al buonismo, all’omologazione;
- liberare il mondo dalla piaga culturale del Permeismo, i cui effetti nefasti sono ormai evidenti a ogni livello culturale, sociale, politico ed economico.
ANTIPERMEISTI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!